Particolarità della lingua Turca moderna
Per la sua semplicità, la lingua turca è ritenuta la lingua o più antica o più recente del mondo. Potrebbe, pertanto, essere chiamata, anche, una specie di esperanto, naturale, che dura da millenni. E’ di una regolarità e precisione matematica sorprendenti.
Lingua Turca – Le regole grammaticali
- Le regole grammaticali sono valide, quasi sempre, al 100%. Le eccezioni sono un’eccezione.
- Le parole turche sono come gli angeli. Non hanno sesso. Non esistono, quindi, parole di genere maschile o femminile. La parità dei sessi è garantita. Non ci sono neppure articoli. C’è un solo tipo di coniugazione. C’è un solo tipo di declinazione.
- Grazie ai suffissi, si ha la possibilità di disporre, senza troppa fatica, anche di un milione di vocaboli, partendo da quelli di base che sono, come in italiano, circa 4-5 mila.
- Nel manuale “Corso di Lingua Turca moderna”, le regole grammaticali sono ridotte al minimo, grazie al metodo didattico personale escogitato dall’autore bilingue (il prof. Asim Tanis è stato docente presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia negli anni 1970-97) e quindi sono sufficienti anche due mesi di studio serio per assimilarle tutte.
Lingua turca – l’alfabeto
Per imparare l’alfabeto turco (in caratteri latini dal 1928) basta, al massimo, un’ora.
Chi impara la lingua turca come si deve, ne resta affascinato e non la lascia più.
Il Ruolo della Lingua Turca Moderna in campo internazionale
La lingua turca moderna ha un suo ruolo, una sua importanza in campo internazionale essendo parlata, se non si tiene conto di quelli che vivono fuori dei confini della Turchia, da circa 70 milioni di persone su un territorio più del doppio dell’Italia, punto cruciale d’incontro dell’Oriente e dell’Occidente, che sta riacquistando il suo prestigio di una volta e dove, tra i valori fondamentali, prendono posto, in primo luogo, l’umanità, l’amicizia, la sincerità, il vero amore, la solidarietà, l’ospitalità.
Tale lingua è un punto di riferimento, come la stessa Turchia, per quelle del ceppo turco anche se esse sono ormai diventate indipendenti.
Nell’a.a. 1970-71, quando ho iniziato all’Università di Venezia l’insegnamento di Lingua (e Letteratura Turca), non c’era neanche un libro.
Allora mi sono subito rimboccato le maniche per preparare, prima, il manuale “Corso di lingua turca moderna” e poi il “grande dizionario didattico italiano-turco” (di due volumi, per un totale di 1856 pagine).
Con il manuale “Corso di lingua Turca Moderna”, i miei dizionari, spero, e me lo auguro, di poter dare un contributo, oltrechè agli sforzi degli studenti, anche alle relazioni amichevoli tra l’Italia e la Turchia, tra il popolo italiano e quello turco, come ho già cercato di fare in Turchia con la pubblicazione dell’opera “Herkes için yapısal yolla İtalyanca”, sull’apprendimento della lingua italiana da parte dei Turchi.
E per concludere, aggiungo inoltre, il mio, profondamente sentito, auspicio, per il trionfo della vera pace e quindi della vera democrazia in tutto il mondo, della fratellanza tra tutti i popoli in quanto, ogni persona, quando nasce, nasce come essere umano.
Tutti gli altri attributi le vengono appiccicati successivamente.
E questo particolare deve unirci e nulla deve dividerci!